L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia, alla giurisprudenza ed alla psichiatria. Cesare Lombroso

L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia, alla giurisprudenza ed alla psichiatria - Cesare Lombroso


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ottobre avean toccato il 28º posto e il 29º l'attentato su adulti che in novembre scesero al 24º e al 26º. Ma che sui delitti d'impeto o di passione predomini sempre l'influenza del calore, io l'ho potuto dimostrare in un altro modo: da uno spoglio fatto in 5 case di pena d'Italia[4], comunicatomi, con quella gentilezza che gli è propria, dal comm. Cardon, e da un altro fatto per un quinquennio nella casa di pena d'Aversa dal Virgilio, ho potuto convincermi che le punizioni per atti violenti nelle case di pena sono numerose assai più nei mesi caldi; per es.:

Maggio 346
Giugno 522
Luglio 503
Agosto 433
Settembre 500
Ottobre 368
Novembre 364
Dicembre 352
Gennaio 362
Febbraio 361

      Gli stessi risultati si ottengono tenendo conto degli accessi degli alienati, che danno:

(1867) (1868)
Il massimo in Settembre 460 191
» Giugno 452 207
» Luglio 451 294
Il minimo in Novembre 206 206
» Febbraio 250 121
» Dicembre 245 87
» Gennaio 222 139

      7. Caldi eccessivi.—Quanto al minore predominio dei caldi eccessivi e misti all'umido, ora Corre (Facteurs généraux de la criminalité dans les pays créoles—Arch. d'anthr. crim., 1889, IV, 20—Arch. de psych., X, 3) ci offerse un'altra analogia. Egli osservò nei reati dei creoli alla Guadalupa che quando vi è il massimo del caldo (5 luglio, 29°,3) si ha il minimo di crimini, specie contro le persone, mentre nel marzo (con soli 17°) vi è il massimo di rei; un'inversione, quindi dell'influenza termica, affatto simile a quella che i grandi caldi esercitano nelle rivoluzioni e ciò perchè il caldo umido eccessivo vi agisce da deprimente e il freddo leggero da eccitante.

       Nella stagione fresca notaronvisi 53 reati contro le proprietà

       Nella stagione fresca notaronvisi 48 reati contro le persone

       Nella stagione calda notaronvisi 23 reati contro le persone

       Nella stagione calda notaronvisi 51 reati contro le proprietà.

      Egli notò pure che nei reati contro le persone il giugno dà la quota massima—il gennaio la minima.

      8. Altre influenze meteoriche ecc.—Sogliono i direttori delle carceri avvertire come i detenuti siano più irrequieti in vicinanza ai temporali ed all'approssimarsi del 1º quarto di luna; io non ho dati sufficienti per dimostrarlo.

      Siccome gli alienati che si identificano ai delinquenti quanto al risentire notevolmente l'influenza termometrica sono pur sensibilissimi alle variazioni barometriche, è probabile che altrettanto accada dei criminali[5].

      Un fatto, poi, mi ha colpito che dimostra agire nel medesimo tempo le influenze meteoriche e le organiche: è: che avendo per parecchi anni notato gli entrati nel carcere giudiziario di Torino, giorno per giorno, costantemente vidi in alcuni giorni entrare un numero notevole, fino 10 su 15, di erniosi, o di individui asimmetrici, o biondi, o neri, spesso anche provenienti da paesi diversi; e nei giorni di una stessa settimana in cui, dunque, l'influenza della temperatura era immutata.

      L'influenze economiche e politiche degli ultimi anni prevalsero così da far andare in seconda linea le meteoriche: così è che l'azione del calore medio dell'anno, evidente nei passati anni in Francia, scema negli ultimi; così è che l'Europa nordica (Russia, Danimarca) che parea non desse mai ribellioni, ne dà ora quanto nei paesi del sud: ma non perciò quelle prime influenze possono disconoscersi.

      9. Delitti e ribellioni nei paesi caldi.—È evidente in tutto ciò il predominio non esclusivo, ma grande, del fattore termico; e ciò riesce ancor meglio colla ricerca della distribuzione geografica dei delitti e delle ribellioni politiche.

      Infatti nelle zone meridionali, di Francia e d'Italia, si commettono delitti contro le persone (meno assai contro le proprietà) più numerosi d'assai che nelle nordiche e centrali, sul che ritorneremo tosto parlando della camorra e del brigantaggio.

      In Francia, Guerry dimostrò che i reati contro le persone sono al sud più numerosi del doppio, 4,9, che non al centro ed al nord, 2,7; 2,8. Viceversa, i delitti contro la proprietà spesseggiano al nord, 4,9, in confronto del sud e del centro, 2,3.

      In Italia:

Reati denunciati Omicidi qualif., semplici, ecc., o grassazioni con omicidio Furti qualificati
Proporzioni su 100,000 abitanti
Italia settentrionale 746 7,22 143,4
Italia centrale 862 15,24 174,2
Italia meridionale 1094 31,00 143,3
Italia insulare 1141 30,50 195,9

      Nella stessa Italia del nord, la Liguria, per ciò solo che gode di un clima assai più mite, offre in confronto delle altre regioni un maggior numero di reati contro le persone.

      Il massimo numero dei reati denunciati nel 1875-84 fu dato dal Lazio e poi dalle regioni insulare e meridionale; il minimo dai compartimenti del nord, con una quota che va da 512 reati su 100,000 abitanti nel Piemonte, da 689 in Lombardia a 1537 nel Lazio; 1293 in Sardegna, 1287 nelle Calabrie. E le proporzioni più gravi nel numero degli omicidi troviamo esclusivamente al sud e nelle isole.

      In Russia l'infanticidio, insieme al furto nelle chiese, è massimo al sud-est, mentre l'omicidio,


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