L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia, alla giurisprudenza ed alla psichiatria. Cesare Lombroso

L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia, alla giurisprudenza ed alla psichiatria - Cesare Lombroso


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calcola «che il numero degli assassini degli Stati Meridionali del Nord America sia di 15 volte superiore a quello dei Settentrionali; così nella N. Inghilterra, si ha 1 omicidio su 66.000 abitanti; nel Sud se ne ha 1 su 4 a 6000 abitanti; nel Texas, secondo Redfield, se ne ebbero 7000 su 818.000 abitanti in 15 anni—; fin nelle scuole vi si trovano fanciulli provvisti d'armi insidiose»[6].

      Osservando la distribuzione degli omicidî semplici e qualificati, in Europa (Atlante), troviamo le cifre maggiori in Italia e negli altri paesi più meridionali d'Europa: dando le cifre più scarse in alcune delle terre più nordiche come l'Inghilterra, la Danimarca, la Germania (vedi Atlante).

      Ed altrettanto dicasi per le rivolte politiche in tutta Europa (Vedi Atlante e mio Delitto politico, 1889).

      Noi troviamo, infatti, il numero di queste aumentare man mano da nord a sud, precisamente come aumenta da nord a sud il calore (Vedi Atlante); vediamo la Grecia darci sulla proporzione di 10 milioni d'abitanti 95 rivoluzioni, cioè il massimo; e 0,8 la Russia, il minimo; vediamo le più piccole quote nelle regioni nordiche, Inghilterra e Scozia, Germania, Polonia, Svezia, Norvegia e Danimarca, e le maggiori nelle regioni meridionali, Portogallo, Spagna, Turchia d'Europa, Italia meridionale e centrale, ed un numero medio, appunto nelle regioni centrali.

      Complessivamente troviamo nella:

       Europa nordica 12 rivolte circa sopra 10 milioni d'abit.

       Europa centrale 25 rivolte circa sopra 10 milioni d'abit.

       Europa meridionale 56 rivolte circa sopra 10 milioni d'abit.

      Vediamo, poi, considerando solo l'Italia, che 27 rivoluzioni su 10 milioni d'abitanti accaddervi nella regione settentrionale; 32 per l'Italia centrale, e 33 per l'Italia meridionale (di cui 17 nelle isole, Sardegna, Corsica, Sicilia).

      Una nuova prova per gli omicidi e per le ribellioni ne possiamo trarre dalla Statistica decennale della criminalità in Italia pubblicata dal comm. Bodio e dalla Statistica criminale dell'anno 1884 per la Spagna, pubblicata dal Ministero Spagnuolo di Grazia e Giustizia di quei reati, e proporzionandolo alla popolazione, troviamo:

Spagna[7] Italia[8]
su 100 mila abitanti
Nº dei reati commessi Nº dei reati denunciati
Gradi di lat. Rivolta c. le guardie Rivolta c. le persone Rivolta c. le guardie Omicidi
dal 36º al 37º circa 14 74,3
» 37º » 38º » 12 112,1 36,7 39,9
» 38º » 39º » 9 58,5 42,0 32,8
» 39º » 40º » 8 48,4 30,6 30,0
» 40º » 41º » 11[9] 72,4 37,8[10] 31,9
» 41º » 42º » 9[11] 39,7 36,8[12] 28,7
» 42º » 43º » 6 31,2 32,7 20,9
» 43º » 44º » 5 29,7 18,7 14,1
» 44º » 45º » — 19,8 9,2
» 45º » 46º » — 19,2 5,8
» 46º » 47º » — 16,2 5,8[13]

      Da cui l'azione del clima meridionale risulta evidente, e modificata solo per le ribellioni per influenza della capitale (3) (6) e delle grandi città (4) (5).

      Viceversa in Spagna i furti qualificati si vedono emergere tanto nelle provincie del Nord, Santander, Leon, come nel Sud a Cadiz, come nel centro a Badajos, Cacerez e Salamanca, perchè meno dipendono dal clima—e più dall'occasione: e perciò ivi pure sono più frequenti nelle provincie del centro (dov'è la capitale) e del nord l'infanticidio ed il parricidio—come in Europa in genere ed in Italia e Francia.

      In Italia vediamo dal grandioso Atlante del Ferri e dalle statistiche del Bodio prevalere questa influenza del caldo per tutta l'Italia meridionale e insulare, salvo Sardegna, per gli omicidi semplici, e nella Sardegna e Forlì per i qualificati: gli assassini pure aumentano nell'Italia meridionale, ed insulare, salvo la parte colonizzata dai Greci,—Puglia, Catania, Messina, ecc. I ferimenti volontari aumentano colla stessa legge, fatta eccezione della Sardegna in cui scemano, e coll'aggiunta della Liguria in cui compaiono in maggior numero (Vedi Atlante).

      I parricidi assumono un analogo indirizzo: fortissimi, è vero, nell'Italia meridionale e insulare, salvo nella parte Greca, hanno però un certo aumento nel cuore del Piemonte. I venefici abbondano pure nell'Italia insulare e nelle Calabrie, e negli antichi stati romani, qui evidentemente senza influenza di clima.—Anche l'infanticidio si vede pur forte in Calabria, Sardegna, ma anche negli Abruzzi, ed in Piemonte, rendendosi così indipendente quasi dal clima (Atlante).

      Più ancora ciò notasi pelle grassazioni con omicidio prevalenti nell'alto Piemonte, in Massa e Porto Maurizio, oltrechè negli estremi lembi d'Italia e nell'isole. I furti qualificati poi abbondantissimi in Sardegna, Calabria, Roma, presentano un altro massimo in Venezia, Ferrara, Rovigo, Padova, Bologna, Roma, indipendentemente dunque quasi affatto dal clima (Ferri, Omicidio, 1895).

      Così anche in Francia: poichè si vedono più frequenti gli assassini e gli omicidi nella Francia del Sud, con alcune eccezioni che si spiegano etnicamente: invece i parricidi, gli infanticidi si sparpagliano al Nord, al centro, al Sud, senza una speciale influenza climatica, essenzialmente perchè qui le cause occasionali prevalgono (Atlante).

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